Psiche e Amore by Luna Mcnamara

Psiche e Amore by Luna Mcnamara

autore:Luna Mcnamara [McNamara, Luna]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Garzanti
pubblicato: 2024-02-06T23:00:00+00:00


EROS

Non potevo rivelare a Psiche che una dea aveva minacciato di ucciderla. Lei avrebbe insistito per battersi contro la nemica, ignorando qualsiasi tentativo di farla ragionare. E Afrodite l’avrebbe distrutta senza pensarci un attimo. Non potevo mettere a repentaglio la sua vita e quella del bambino per un motivo così stupido. Né rischiare che il maleficio si abbattesse su di noi.

Tornai da lei la sera dopo con una proposta di compromesso. «Non andremo a Micene, ma potrai invitare qui un ospite.»

Mi aspettavo gratitudine, invece lei sbuffò. «Molto generoso da parte tua, permettermi di ricevere un ospite in casa mia.» Quando era arrabbiata, Psiche diventava aggressiva come una puzzola in trappola.

Ci rimasi male. Ero andato da lei con un ramo d’ulivo che mi era stato strappato di mano per sferzarmelo sulla testa.

«Secondo te, mio padre e mia madre possono precipitarsi qui dalla sera alla mattina?» continuò lei. «Hanno un regno da amministrare. Non possono viaggiare come e quando gli pare. E poi come farò a raccontare di un marito che non li vuole incontrare?»

Mi spazientii. «E allora invita qualcun altro. Magari quella cugina di cui parli sempre, la sacerdotessa.»

Psiche sbottò in una risata caustica. «E cosa le dico? Che mio marito è un delfino, un uccello, un cavallo?»

Ero stanco di discutere, volevo solo dormire. «Dille quello che ti pare», tagliai corto, sdraiandomi nella mia parte di letto. «Tanto i miei consigli non li sopporti, per cui fai di testa tua.»

Psiche rimase seduta: una colonna di risentimento furioso nelle tenebre.

«Proprio non capisci?» disse dopo un po’. Nella sua voce non c’era più sarcasmo, ma una nota di angoscia che mi trafisse il cuore. «Non so nemmeno se hai una madre, un padre, dei fratelli. Non me ne hai mai parlato. Non so quasi nulla di te, non sei disposto a condividere un briciolo del tuo passato. Ti chiedo solo una cosa: vuoi condividere con me almeno questo? Vuoi tornare con me nella mia casa d’infanzia, vedere il luogo dove sono cresciuta?»

«Mi piacerebbe, Psiche», risposi per calmarla. «Ma prima preferirei che fosse tua cugina a farci visita.»

All’altro capo del letto, Psiche rimase in silenzio. Evitai di insistere, e dopo un po’ lei sbuffò e si tirò le coperte sulla testa.



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